giovedì 18 agosto 2016

BURKINI visto da...

A pagina 27 di Repubblica di oggi giovedì 18 agosto ci sono due commenti sulla questione BURKINI SI - BURKINI NO. A confronto fra loro Chiara Saraceno e l'inarrestabile Paolo Flores d'Arcais (quest'ultimo con la "d" minuscola, come si conviene per non dimenticare l'ascendenza).
 
E' un peccato non aver ritrovato i link corrispondenti e mi son dovuto accontentare delle tracce dei rispettivi Wikipedia, del resto il Paolo Flores, etc., imperversa un po' ovunque, specie poi adesso per proclamare il NO futuro incrollabile, ma anche su questo argomento ha posizioni incontrovertibili.
 
< Raccontarsi che indossare burka o burkini può essere una libera scelta è il colmo dell'ipocrisia. Una scelta è libera se chi la compie è al riparo, fin da bambina, da ogni minaccia/paura, e viene cresciuta nel progressivo esercizio dello spirito critico e della autodeterminazione. E' possibile che un caso di burkini su un milione abbia queste caratteristiche, ma un problema sociale non si affronta a partire dall' eccezione, ma dalla regola >  
 
Diverso è l'approccio della Chiara Saraceno che non può non osservare che la rigida legge francese si riferisce ai luoghi dove si svolgono "funzioni pubbliche" non le strade, le piazze, le spiagge ed etc e che non si parla del velo integrale che copre il viso e, talvolta, le mani ed etcetera.
 
Vietare il burkini con qualche scusa più o meno fantasiosa - dalle norme sulla sicurezza a quelle sull'igiene - o richiamando il, legittimo, disagio che dopo gli attentati i francesi proverebbero per tutto ciò che i francesi proverebbero per tutto ciò che appare mussulmano, mi sembra non solo sbagliato, ma controproducente.
Non aiuterà certo a reagire le donne eventualmente costrette ad indossarlo dagli uomini della loro comunità. Piuttosto le costringerà a rimanere rinchiuse, strette fra due opposti divieti entrambi autoritari. Confermando che "portare in giro il proprio corpo" è sempre e solo un affare di divieti e prescrizioni da pate di chi ha potere, conditi da un bel po' di GUARDONISMO.
 
La "mia" opinione? sto con la Saraceno non fosse altro perché è una delle tante donne  che ho conosciuto direttamente e indirettamente e delle quali mi sono sempre fidato, almeno per i loro desideri e sofferenze.

2 commenti:

  1. e via Nitokrema con coraggiosa baldanza a stare a passo dei tempo del secolo nuovo oltre il 15. e Nito si pone d'impegno a capire i dibattiti di giornali e onderadio di Turco e di Flores ed Alfano e Zanardo, e ascolta il respiro femminista del prima e del dopo.E pure Nheit in questi tempi non vorrebbe ma nuota tra Boldini e suorine , si dimena tra arabe che sorridono dentro la muta , e volontarie che portano il velo e il burkini per dire " Anch'io ci ho provato ma ci avevo caldo ". Si confonde tra bikini burkini nudisti perizomi reggiseni a puntini e igienisti occidentali schifati che ripetono a nastro " in occidente in occidente in occidente, please niente burkini please".E si addentra tra i contrari ai pudori repressi e osannanti alla giusta conquista" evviva la libera scelta dei sederi per aria in spiaggia col sacro diritto di pelle di prendersi il sole" . Si turba agli aspetti dell'ovest con i suoi selfie di vita vanesi e l'osanna di mostrarsi agli occhi degli altri per dire di essere e gli arabi chiudono a riccio le donne che coprono i volti e le forme .
    Che pirla questo secolo del 2016 . Confusione di pirla in crescendo con vuoti di consapevolezza. perfino alle Olimpiadi patria degli dei,ecco appaiono i pirla romantici che davanti al gran pubblico fanno le dichiarazioni d'amore alle medaglie d'argento che vanno in confusione ma realizzano solo più tardi d'avere fatto figura di pirla.Peccato quella medaglia d'argento coinvolta che arrossisce in quel gioco dei gioco dei pirla. Molta confusione sul fronte occidentale Nito e su quello orientale . Perdona l'intrusione . Ritorno nel mio fronte. in confusione riservata - Ciao .Nheit

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    1. grazie, era ora di riprendere a parlare e confrontare le parole di un tempo con i mormorii confusi che spesso producono i cosiddetti strumenti moderni quando non sono sorretti da uno sguardo attento al prima e al dopo, figli del durante. GRAZIE

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