venerdì 26 febbraio 2016

CIRINNA' MANCONI REPUBBLICA e... meglio poi che poco.

La conclusione del capitolo "Unioni" ha portato in Repubblica un'aria insolita, almeno a leggere la pagina 41 riempita con due articoli che partono dalla prima pagina ma chiaramente elogiativi se non di Renzi, certamente dell'esito e del come si è concluso al Senato la vicenda UNIONI.  Comincio con LA NUOVA BRECCIA DI PORTA PIA  titolo che non lascia dubbi nel significato del giudizio che si vuole dare.
 
NELLA lunga e tortuosa storia della liberazione sessuale dell'Italia, ha lo stesso valore epocale della legge sul divorzio e di quella che regola l'aborto, questa legge che, approvata dal Senato (presto lo sarà dalla Camera), porta il nome di una tormentata e dolce signora, Monica Cirinnà, che ieri in Senato sembrava l'indomabile donna riccia di Modugno. La Cirinnà è stata assediata e insultata ma, piangendo e indietreggiando, resistendo e rilanciando, è alla fine entrata nel tempio delle grandi della sinistra: Lina Merlin, Tina Anselmi, Nilde Jotti, Emma Bonino... le signore dell'inaudito italiano.

Eppure, oggi quest'altro inaudito si avvera senza consapevole drammaticità. C'è solo il frastuono della battaglia politica pro o contro Renzi, il rumore dell'abbasso e dell'evviva al governo, la solita spaccatura guelfi-ghibellini di un Parlamento post-ideologico che ha smarrito le ragioni fondanti della legge: l'uguaglianza, la civiltà dei diritti, l'amore, la famiglia, la sofferenza di tante persone che si amano e magari credono pure in Dio e nei sacramenti e però sino a ieri dovevano nascondersi perché il loro amore, la loro convivenza e la loro stessa fede non erano riconosciute dai lanzichenecchi teocon e teodem.

Comunque la si guardi, questa legge è dunque una nuova Porta Pia, cioè  una riaffermazione della laicità dello STATO con la Cirinnà nuova eroina italica e con nessun richiamo al buon Alfano.  Finalmente anche l'Italia entra a far parte di quel gruppo dove già la cattolicissima Irlanda e persino il Portogallo si trovano. E se è stato necessario usare NCD e i sodali di Verdini, sempre secondo Merlo, è l'inevitabile necessità dell'impiego della suprema arte di derivazione democristiana della mediazione, a cui si è sottratto il Grillo
 
<perché i sondaggi gli hanno suggerito che non gli conveniva.>
 
Insomma un successo e grazie all'abilità e alla ostinazione del Presidente del Consiglio la separazione fra lo STATO ITALIA e l'altro, il VATICANO  è diventata più VERA.
 
E poi, sulla stessa prima pagina che prosegue a pag. 41, interviene Stefano Folli con parole molto chiare ed esplicite (il link non è disponibile perché "a pagamento")
 
Comunque la si voglia valutare nei dettagli, la riforma Cirinnà approvata ieri dal Senato è di quelle destinate a scrivere la storia del costume, facendosi ricordare ancora fra qualche decennio. Era accaduto lo stesso con il divorzio, che spaccò il Paese in forme drammatiche, assai più di oggi, ma poi fu assimilato dal buon senso degli italiani che sorprese molti politici pessimisti.
 
Aggiungo io, che all'epoca c'ero già di età adulto, che i bravi maschietti specie di modificazione cattolica praticante sono assolutamente all'oscuro di quanto le femmine cattoliche siano di gran lunga più saggie ed evolute di quel che a loro appare. Non a caso il buon dio per  produrre Gesù si affidò ad una intelligente e tranquilla femmina  che sapeva come raccontarla a cocco Giuseppe.
 
Troverà conferma anche nei prossimi giorni la sterzata di Repubblica nei confronti di Renzi? suppongo di sì, sempre aspettando di vedere quel che succederà alle elezioni amministrative prossime venture.
 
MANCONI? Non ha ancora deciso se stare o  e comunque debito da onorare con LGBT...

Nessun commento:

Posta un commento